mercoledì 11 novembre 2009

Per Andrea

È già domani,
pensi a chi è al chek-in con lo zaino in spalla, a chi scruta il mondo da un finestrino lontano, a chi ha l’orologio in un altro fuso, chi si starà addormentando in un letto di fortuna, a chi starà baccagliando in un’altra lingua. Pensi a chi ti pensa…e a chi non ti pensa.
È già domani, l’alba di un altro cambiamento.
Non so se ci vuole più incoscienza o più palle quadrate…mah, credo un buon mix dei due.
Ammiro il coraggio e la caparbietà… la fermezza e la passione, l’istinto e la ragione, la rabbia e l’amore.
Ah che sarà che sarà… come direbbe Fossati “sta nella natura nella bellezza…quel che non ha ragione ne mai ce l'avrà, quel che non ha rimedio ne mai ce l'avrà, quel che non ha misura. Ah che sarà che sarà, che vive nell'idea di questi amanti, che cantano i poeti più deliranti, che giurano i profeti ubriacati, che sta sul cammino dei mutilati e nella fantasia degli infelici, che sta nel dai e dai delle meretrici, nel piano derelitto dei bambini…”
Bisogna essere curiosi e buoni con gli altri ‘viaggianti’, in una ricca osmosi col ‘nuovo mondo’, ma bisogna anche essere scaltri come lupi, quando ci si distacca dal branco (non)protetto nel quale abbiamo imparato a crescere.
Certo, non si fa in tempo ad affezionarsi, che la gente ti sfugge tra le mani… sempre, in continuazione, in mille modi differenti: ha il dannato vizio di stravolgerti i piani. Ma guarda un po’. A volte ci si chiede se a lasciarci un punto interrogativo sia più la partenza degli altri o il proprio (apparente) rimanere fermi. Beh, non è che vuoi cristallizzarla, vorresti solo trattenerla ancora un pochino, avere ‘tempo di’… quel tempo che è destinato per sua natura a non arrivare mai, ma che rende prezioso il presente. Sarà un altro tempo a rincontrarci, un altro sguardo, lo stesso viso.
Ad ogni modo sono contentissima di questa tua partenza, e sto tranquilla che tanto l’ammiraglio Nelson ti indicherà la strada.
È già domani, e un po’ parto anche io.
Ti troverò in quel baretto: “idealmente mi trovi lì e tutto intorno le cose sono state fatte bene per fare stare bene me e tutti gli altri.” Ci sono anche io, mi vedo: tavoli e sedie in ferro battuto su prato all'inglese e l'obbligo di lasciare fuori le scarpette. 'E lei Signorina?' 'Io? un passito di pantelleria, grazie'.

Buon viaggio amico mio, see ya soon

“per chi viaggia in direzione ostinata e contraria, col suo marchio speciale, di speciale disperazione, e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi, per consegnare alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità”

4 commenti:

  1. Uhhhhh uhhh che bello... lacrimuccia!! Giorgy sentirti cosi` vicina e affettuosa e` qualcosa di impagabile per me, e certamente sei tra le cose piu` preziose che ho lasciato a Roma, ma deve sempre rimanere chiaro che ti ho lasciato a Roma, non ti ho lasciato alle spalle, le distanze sai bene come finissero per essere barriera anche tra un capo e l`altro di Roma, ma non sono mai riuscite a frapporsi nel nostro bellissimo affetto reciproco!!
    Grazie per il tuo esserci sempre, per la poesia e il sorriso che fai subito affiorare nel ricordo di chi ti pensa. Ti voglio un sacco bene, e lo sai...

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  2. Ps - saranno tre mesi buoni che ti ho proposto il baretto nostro??? :(

    ci rifaremo di cioccolata alla cannella da Sturbucks!!!

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  3. cioccolata alla cannella...aspettamiiiiiiiii! :)
    E daje che prendo 'sto pezzo di carta e me ne salgo a respirare un pò lassù.
    Salutami lo scoiattolo che è nel tuo giardino, eheh.
    un bacione companero, buona vita

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