martedì 17 novembre 2009

Me ne andavo da Roma

L’altra sera, dopo il teatro (bellissimo “Filumena Maturano”), volevo andare al famigerato ‘Anticaja e Petrella’ -quale romano non ha nel proprio vocabolario questo modo di dire quando vuole intendere una cosa ormai desueta e vecchia??- storico rigattiere in v. monte della farina, che ho avuto l’onore di vedere, ma solo di giorno e mai di notte, quando apre la saletta del jazz. In più il locale era sede di un’associazione che insegnava ai detenuti e ai portatori di handicap il mestiere del restauratore. Riabilitava insomma. Nel migliore dei casi insegnava l’umanità aprendo scorci di vita vera, umile.

MA, cosa è successo? scopro che in estate il locale è andato sotto sfratto, perché reclamato dal proprietario dell’immobile: il Vaticano. E vengo anche a sapere che poco dopo il proprietario, Enzo, è morto.






Vi consiglio di dare un’occhiata a queste brevissime interviste dei vari personaggi che animavano il luogo, e più in generale, la Roma che la nostra generazione per un pelo non ha conosciuto:

http://www.youtube.com/watch?v=01AdwPTVta4&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=poBY23XGUIY&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=XDHLnO4Twco&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=0P1ZNcsLRUM&feature=player_embedded

Niente ‘Anticaja’ l’altra sera, un pensiero amaro nel vedere il grande cartello di chiusura definitiva dietro quella porticina alle spalle del teatro Argetina. Allora volevo andare a prendere una cioccolata in quel vecchio bar stretto e lungo davanti ai binari del tram…ma scopro che da chissà quanto quel bar non c’è più, e che al suo posto c’è un esercizio tenuto da cinesi.

A ripensarci mi sale proprio un conato di vomito per tutto quello che giorno dopo giorno continuiamo a perdere: vendendo perle ai porci o regalandole con tanto di reverenza. Bah!

Mamma Roma, ‘rugantina’, persa nei ricordi di si Pasolini e di Sordi..

e Nonna Italia, trattata come una zoccolaccia di periferia.

Difesa da quei pochi che ancora resistono e si scagliano “contro l’arroganza di un Potere che sembra aver perso ogni senso della misura e anche quello del decoro” (Montanelli, ’94)

Roma, “questa città, sebbene grande, non sembra affatto una capitale” (C. de Brosses, 1739), oggi potremmo dire: “questa capitale, sebbene grande, non sembra affatto una città”.

Volto reso irriconoscibile dal passo schiacciante della globalizzazione. E lo fa non solo con i grandi solchi dei sistemi infrastrutturali e architettonici, ma inghiottendo nel buio del nulla tutti i LUOGHI che da sempre hanno puntinano la città con le loro storie e le loro emozioni.

Benvenuti nell’era dei non-luoghi e delle cattedrali nel deserto.

Anche io, forse, me ne andrò da Roma, magari temporaneamente, per vedere cosa c’è fuori e per disintossicarmi da questa mamma così imborghesita, imbellettata, sbruffona…poraccia, falsa, inzozzata.

Bene spiegata nelle parole della canzone di Remo Remotti (attore, pittore e scrittore italiano, nonché scultore, poeta, cantante, umorista e drammaturgo).

<<Me ne andavo da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, da quella Roma del “volemose bene e annamo avanti”, da quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei “Sali e Tabacchi”, degli “Erbaggi e Frutta”, quella Roma dei castagnacci, dei maritozzi con la panna,

senza panna, dei mostaccioli e caramelle, dei supplì, dei lupini, delle mosciarelle…
Me ne andavo da quella Roma dei pizzicaroli, dei portieri, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati, quella Roma degli uffici postali e dell’anagrafe, quella Roma dei funzionari dei ministeri, degli impiegati, dei bancari, quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse, dove ci voleva una raccomandazione…

Me ne andavo da quella Roma dei pisciatoi, dei vespasiani, delle fontanelle, degli ex-voto, della Circolare Destra, della Circolare Sinistra, del Vaticano, delle mille chiese, delle cattedrali fuori le mura, dentro le mura, quella Roma delle suore, dei frati, dei preti, dei gatti…
Me ne andavo da quella Roma degli attici con la vista, la Roma di piazza Bologna, dei Parioli, di via Veneto, di via Gregoriana, quella dannunziana, quella barocca, quella eterna, quella imperiale, quella vecchia, quella stravecchia, quella turistica, quella di giorno, quella di notte, quella dell’orchestrina a piazza Esedra, la Roma fascista di Piacentini…

Me ne andavo da quella Roma che ci invidiano tutti, la Romacaput mundi, del Colosseo, dei Fori Imperiali, di Piazza Venezia, dell’Altare della Patria, dell’Università di Roma, quella Roma sempre con il sole -estate e inverno- quella Roma che è meglio di Milano…
Me ne andavo da quella Roma dove la gente pisciava per le strade, quella Roma fetente, impiegatizia, dei mezzi litri, della coda alla vaccinara, quella Roma dei ricchi bottegai: quella Roma dei Gucci, dei Ianetti, dei Ventrella, dei Bulgari, dei Schostal, delle Sorelle Adamoli, di Carmignani, di Avenia, quella Roma dove non c’è lavoro, dove non c’è una lira, quella Roma del “core de Roma”…
Me ne andavo da quella Roma del Monte di Pietà, della Banca Commerciale Italiana, di Campo de’ Fiori, di piazza Navona, di piazza Farnese, quella Roma dei “che c’hai ‘na sigaretta?”, “imprestami cento lire!”, quella Roma del Coni, del Concorso Ippico, quella Roma del Foro che portava e porta ancora il nome di Mussolini,

Me ne andavo da quella Roma dimmerda!

Mamma Roma: Addio!

…e poi ce so’ tornato!>>

2 commenti:

  1. Che peccato Giò non sono mai stata da Anticaja e Petrella e a quanto pare non avrò mai il piacere di passare una serata lì ad ascoltare jazz e a fare quattro chiacchiere...eppure di posti così sparsi per Roma sono sicura che ce ne sono altri... chissà che qualcuno che leggerà il tuo blog non ci darà qualche dritta in merito

    RispondiElimina
  2. perchè, pensi che lo legga qualcun altro oltre me, te e un paio di persone? :p
    Speriamo di riuscire a scovare e godere gli ultimi anfratti della Roma che fu, noi ce la metteremo tutta Enri.
    Se trovo qualcosa lo posterò qui sotto ;)

    RispondiElimina