lunedì 7 febbraio 2011

just... Nina


Eunice Kathleen Waymon conosciuta come Nina Simone (21 febbraio 1933 - 21 aprile 2003) fu una cantante, autrice e pianista americana nonché attivista per i diritti civili.

Cantante jazz, era un’artista eclettica che sapeva svariare tra gli stili soul, R&B, folk e gospel.

Nasce a Tryon nel North Carolina, sesta di otto figli, bambina rivela un talento, che la porta a suonare e cantare in chiesa con le due sorelle (“Waymon Sisters”). Ma il pregiudizio razziale del profondo sud negli anni ‘40 l’ha condizionata per molto tempo, in quanto estremamente radicato nelle comunità locali e motore di spiacevoli eventi.

Prende lezioni di piano, pagate dalla comunità di colore locale, che promuove una fondazione per consentirle di proseguire gli studi musicali a New York. Nei primi ‘50 lavora come pianista-cantante in vari club, ispirata da Billie Holiday, si orienta verso il jazz, cambia il suo nome in Nina Simone ed esegue il brano I loves you, Porgy, cover di un brano di George Gershwin.

Il suo album di debutto datato 1958 comprendeva I loves you, Porgy e My baby just cares for me. Ha lavorato per parecchie case discografiche mentre, a partire dal 1963, ha iniziato a lavorare stabilmente con la “Philips”. È in questo periodo che ha registrato alcune delle sue canzoni più incisive come Old Jim Crow e Mississippi Goddam, che sono divenute inni per i diritti civili. Era amica ed alleata di Malcolm X e di Martin Luther King.

Nina Simone lasciò gli Stati Uniti verso la fine degli anni ‘60, accusando sia il FBI che la CIA di scarso interesse nel risolvere il problema del razzismo. Negli anni successivi girò il mondo, vivendo alle Barbados, in Liberia, in Egitto, in Turchia, in Olanda ed in Svizzera.

In seguito al polemico abbandono dell’America, i suoi album sono usciti raramente. Nel 1974 la Simone abbandona per qualche anno la discografia, lasciando poche notizie di sé. Ritorna nel 1978 con un album, che prende il titolo da un brano di Randy Newman. Si eclissa di nuovo, fino agli ‘80.

Dopo che Chanel ha usato la sua “My baby just cares for me” per un annuncio alla televisione, molti hanno riscoperto la sua musica e lei si è trasformata in una’icona del jazz degli anni’80. Nel 1987, la Simone entra nelle classifiche inglesi con quel brano di quasi trent’anni prima. Si moltiplicano antologie e ristampe dei suoi dischi. Dopo i successi ottenuti negli anni ‘80, torna con uno nuovo album Nina’s Back del 1989, seguito da Live & Kickin’, live registrato qualche anno a San Francisco.

La cantante si è sposata due volte, ha avuto una figlia ed ha vissuto una vita difficile e travagliata. Ha avuto rapporti difficili con uomini potenti e violenti, ad esempio picchiata dal suo manager e marito. Ha avuto una relazione con Earl Barrowl, Primo Ministro delle Barbados. Nel 1980 il suo secondo marito C.C. Dennis, un importante politico locale, è stato ucciso da un criminale.

Intorno alla sua vita privata circolano comunque decine di aneddoti. Pare che abbia annullato un concerto a Londra senza avviso perché "turbata" per una ferita occorsa al suo cane: o che, nel 1988, abbia chiuso un meeting tirando un coltello. Nel 1996, invece, è stata spiccata contro di lei una sentenza dai magistrati francesi per avere sparato in aria con un fucile, allo scopo di spaventare due ragazzi che giocavano nella piscina di una villa accanto alla sua. Ma Nina Simone ha comunque continuato a proporre performance memorabili, l'ultima delle quali in Gran Bretagna nel mese di agosto 2001 al Festival di Bishopstock. Anche se ha ammesso pubblicamente di esibirsi soltanto per soldi, è stata acclamata dal pubblico ancora una volta con enorme calore.

Sopravvissuta alla figlia, Nina muore a 70 anni il 21 aprile 2003 (tumore al seno).

Un altro video si un brano tratto dal suo album d'esordio (capolavoro!) "LITTLE GIRL BLUE", questa è
"Love or leave me" versione live al piano: http://www.youtube.com/watch?v=4sAbW0ONRBU

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