giovedì 21 ottobre 2010

AFRO-CUBANA --> Maykel Fonts: Elegguà

1 commento:

  1. E' un Orisha maggiore e rappresenta un bambino che apre il cammino (con il machete attraverso la vegetazione).
    Ha le chiavi del destino, apre e chiude la porta alla disgrazia o alla felicità. E' il crocevia da cui si diramano le strade della vita. E' il messaggero di Olofin e il primo in tutto. Deve venir salutato prima di tutti gli altri Orisha, è il primo a ricevere le offerte (ma anche l'ultimo, prima del commiato), anche i tamburi iniziano per lui e a lui si deve chiedere il parere prima di ogni divinazione, perchè protegge i cammini delle consultazioni e dei responsi. E' il primo del gruppo dei quattro guerrieri (Elegguà, Oggùn, Ochosi e Osun). Spesso è accostato a Echù, o Eshù (incarnazione dei problemi che affliggono l'essere umano).
    E' un imbroglione e incute molto timore perchè ha il controllo su molte cose e spesso agisce secondo capriccio. Può essere spietato se gli si attraversa la strada quando è arrabbiato. E' anche burlone e giocherellone; può diventare irriverente come un monellaccio, ed è imprevedibile, proprio come il destino. Quando decide di correre in aiuto di chi lo chiama, fa cadere ostacoli e barriere per spianare la strada al suo protetto.
    Vive in vari luoghi: negli angoli delle strade e nei crocicchi, nei prati e nei boschi, ma anche nella spazzatura.
    Il suo simbolo è una collana a pallini alternati rossi e neri che rappresentano vita e morte, guerra e pace, uno e l'altro.
    I suoi oggetti preferiti sono soprattutto giocattoli da bambino; ma anche le monetine d'argento, le pepite, gli attrezzi per caccia e pesca. I suoi animali sono tartarughe, cervi, polli, galli e topi . Adora i sigari, l'aguardiente, ma anche l'acqua ferma.
    Protegge da incidenti, risse, sofferenze e miserie, ma anche dalla morte per emorragia o provocata da tradimenti.
    Il suo culto, a Cuba, è molto generalizzato e tutti i credenti vogliono avere un Elegguà che li protegga.
    Viene sincretizzato con S. Antonio di Padova, con lo spagnolo Nino de Atocha, ma anche con l'Anima Sola. Il suo giorno è il lunedì, ma molti lo festeggiano anche il terzo giorno di ogni mese.

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